venerdì 28 giugno 2013

CONGRESSO SEZIONE COMMERCIO - SERVIZI - TURISMO- VIGILANZA PdCI.


"LA NUOVA CLASSE OPERAIA"
SEZIONE: COMMERCIO - SERVIZI - TURISMO- VIGILANZA PdCI.
 
"CONGRESSO  STRAORDINARIO PdCI LUGLIO 2013" 
 
 
 
 "MAI PIU' ININFLUENTI" ! - L'ULTIMA SHANCE" !!
 
 
Il giorno 05/07/2013 alle ore 17,00 nella sede della federazione romana del PdCI di via Maratta n 3 "San Saba",si terra  il congresso della sezione commercio,turismo,servizi,vigilanza del PdCI, per la discussione e approvazione del documento congressuale e degli emendamenti proposti da alcuni compagni del c.c del partito.
 
vista l'importanza della riunione, nella prospettiva della ricostruzione di un unico partito e della riunificazione dei "comunisti nel nostro paese, si invitano tutti i compagni a partercipare per dare il loro costruttivo e importante contributo.



"LA NUOVA CLASSE OPERAIA"
SEZIONE: COMMERCIO - SERVIZI - TURISMO- VIGILANZA PdCI.
 

martedì 14 maggio 2013

Fabio Nobile COMUNICATO STAMPA AXITEA.

COMUNICATO STAMPA PDF Stampa

AXITEA - Fabio Nobile, segretario della Federazione romana del PdCI, esprime la propria preoccupazione per il grave attacco ai posti di lavoro attuato dalla Direzione dell'Azienda AXITEA spa. In un momento di crisi profonda dell' occupazione nel nostro Paese è quantomeno irresponsabile perseguire la strada della mobilità forzosa, essendoci altre soluzioni praticabili per la salvaguardia del diritto dei lavoratori ad avere un lavoro. Questa azienda,operando in Italia, deve rispettare non solo le leggi ma anche gli usi contrattuali del nostro Paese e la Direzione non può pensare di mandare a casa lavoratori quando possono esserci (e ci sono) altre soluzioni. Inoltre ci domandiamo: come mai sono stati dismessi alcuni appalti pubblici, che, guarda caso, corrispondono più o meno al numero di lavoratori che si vogliono licenziare?
 
I comunisti del PdCI sono a fianco dei lavoratori e attueranno tutte le iniziative necessarie tendenti a far chiudere positivamente la lotta intrapresa dai lavoratori.

mercoledì 8 maggio 2013

Ripartire dal lavoro. Per un'inchiesta del tessuto produttivo metropolitano


Ripartire dal lavoro.
Per un'inchiesta del tessuto produttivo metropolitano
 
SABATO 11 MAGGIO ORE 16
C/O MAGAZZINI POPOLARI CASALBERTONE
VIA BALDASSARRE ORERO 61
 
Di fronte a una propria crisi di consenso e di radicamento i comunisti da sempre si sono posti il problema del bilancio e da dove ripartire per ricostruire una “connessione sentimentale” con le classi subalterne.

Nel mezzo di una devastante crisi economica come quella attuale le comuniste ed i comunisti, quindi, per tornare ad essere utili e credibili al proprio referente sociale devono tornare ad occuparsi principalmente della contraddizione tra capitale e lavoro salariato, indagando e intervenendo anche per la riorganizzazione di forme di lotta che favoriscano un terreno di ricomposizione del tessuto sociale frammentato. La riorganizzazione di forme di lotta che uniscano una classe oggi divisa e frammentata dalla flessibilità,  dalla precarietà e dalla disoccupazione.

È uno dei terreni principali su cui tentare di ricomporre anche i comunisti oggi frammentati tra di loro e inefficaci nello scontro di classe.
 
Le enormi difficoltà del capitale nella riproduzione del lavoro salariato sono un segno della sua crisi organica e un’occasione per riprendere quel difficile percorso di costruzione di un’alternativa al sistema economico-sociale dominante.
Per far questo, anche nella nostra città, bisogna conoscere i processi produttivi, le condizioni di lavoro, la realtà dei precari e dei disoccupati.

Ripartire dai lavoratori e dalle lavoratrici non significa semplicemente pubblicare comunicati di solidarietà alle vertenze o partecipare a conferenze elettorali o di esperti di partito. Significa essere parte attiva e cosciente tra i lavoratori, saperci interloquire, fare inchiesta e analisi per organizzarsi meglio, elaborare rivendicazioni generalizzanti e programmi. Significa ricostruire un punto di vista di classe oggi e organizzare conseguentemente l'intervento dei comunisti (al di là del partito o area di appartenenza di ciascuno) nei luoghi di lavoro e tra i disoccupati. Ed è un compito che spetta a tutti noi in prima persona.

Un percorso difficile ma anche un’occasione da cui ripartire per riprendere un radicamento e un consenso sociale che oggi sembrano dispersi.

Per questi motivi i compagni e le compagne e autoconvocati/e del gruppo di lavoro per Rifondazione organizzano una prima assemblea con lavoratori e lavoratrici in lotta di diverse realtà. Un’assemblea che non è rivolta solo alle compagne ed ai compagni del PRC ma che riteniamo utile aprire a tutte le componenti del movimento comunista e anticapitalista del nostro tessuto metropolitano che intervengono su questo tema.

Con tutti questi pezzi dell’arcipelago comunista vogliamo approfondire e capire, ricostruire insieme una rete di intervento sulle diverse esperienze di lavoro e non lavoro, trovare delle proposte da praticare unitariamente subito.

Da questa assemblea ci proponiamo di costuire insieme un gruppo di lavoro che socializzi contatti e analisi, faccia inchieste e denunce da pubblicare e rendere disponibili per tutti e tutte.

Questo il nostro contributo per cercare di essere utili al rilancio della rifondazione di un partito comunista in questo paese. Perchè nessuno oggi può dirsi autosufficiente in questo percorso di rilancio di un’opzione comunista, ma tutti i patrimoni organizzativi e di militanza vanno  salvaguardati, valorizzati come punti di riferimento e unitim in un progetto comune.
 
ASSEMBLEA PUBBLICA CON LA PARTECIPAZIONE DI:
 
Gabriella  Petrarulo - Comitato mobilitati ed esodati Alitalia "Overbooked"
"(s)vendita dei settori strategici: profitti agli speculatori, precarietà e licenziamenti ai lavoratori"

Federica D'Alessandro - Coordinamento Scuole di Roma
"distruzione della Scuola pubblica e precarietà"
Enzo Robustelli – delegato rsu Coop
"la centralità della rappresentanza diretta dei lavoratori nei nuovi luoghi di sfruttamento"
Leone Lazzara - Lavoratore ATAC
"politiche clientelari della giunta Alemanno e smantellamento del trasporto pubblico locale"
Francesco Fumarola  - call center Almaviva Contact
"lavoratori dei call center contro le delocalizzazioni "
 
i compagni e le compagne e autoconvocati/e - gruppo di lavoro per Rifondazione
https://www.facebook.com/GruppoDiLavoroPerRifondazioneRo






2 allegati — Scarica tutti gli allegati  
ripartire.jpgripartire.jpg
759K   Visualizza   Condividi   Scarica  
Ripartire dal lavoro.docRipartire dal lavoro.doc
82K   Visualizza   Scarica  

venerdì 26 aprile 2013

Una lista di lavoratori e attivisti sociali per cambiare la città.


Una lista di lavoratori e attivisti sociali per cambiare la città

Sinistra per roma
Una lista di lavoratori e attivisti sociali per cambiare la città
Non è una lista di "cittadini qualsiasi" la lista Sinistra per Roma, presentata da Rifondazione Comunista, insieme al PdCI e ad una parte della sinistra romana, nella coalizione per Sandro Medici sindaco.
24 donne e 24 uomini impegnati tutti i giorni sui luoghi di lavoro e nel territorio in difesa dei diritti di tutti.
La lista, in rigoroso ordine alfabetico, è aperta dall'ex presidente dell'associazione di volontariato "Un ponte per...", Fabio Alberti, ora segretario di Rifondazione Comunista di Roma ed è composta in larga parte da esponenti della società civile e del sindacalismo romano, oltre che dai consiglieri municipali uscenti, Giovanni Barbera (ex XVII municipio), Claudio Ortale (ex XIX) e Massimo La Bella (ex X).
Caratteristica principale della lista è forse la presenza di un folto gruppo di attivisti e delegati sindacali di aziende pubbliche e private (Cotral, Alitalia, Carrefour, Zetema, Enasarco, Telecom, Raffinerie di Roma, Corte dei Conti, IBM, CNR, Vigili del Fuoco, Isfol, Vigilanza privata, scuola). A completare la presenza del mondo del lavoro nella sua attuale composizione, un taxista/volontario in carcere, una piccola imprenditrice colpita dalla crisi, e tre lavoratrici precarie, come ad esempio Valentina Greco, animatrice di "Precariamente".
Vasta è anche la rappresentanza della multiforme società civile romana, con numerosi attivisti di comitati, associazioni, gruppi culturali
Tra gli altri candidati la staffetta partigiana Tina Costa, il pastore valdese Paolo de Prai, il fondatore di "Medici contro la tortura" Ettore Zerbino, il giurista e attivista di nopupINDIGNATI Fabio Marcelli, il segretario dell'associazione Giuristi Democratici di Roma Cesare Antetomaso e Andrea Diomede, malato di SLA protagonista, con la sua associazione, di un lungo braccio di ferro, vincente, con il governo Monti contro il taglio dei fondi per l'assistenza ai malati gravissimi.
Tre, infine, i cittadini romani di origine straniera: il giornalista palestinese Bassam Saleh, la presidentessa dell'associazione donne bengalesi "Mohila" Shima Das Chowdhry, il vigilante/teologo Iulian Bobe, segretario italiano del Partito dell'Alleanza Socialista di Romania (del Partito della Sinistra Europea).

martedì 23 aprile 2013

Ridare centralita' alle R.S.U - R.S.A nei luoghi di lavoro e nella societa'!!


Ridare centralita' ai delegate/i dei luoghi di lavoro, riaffermare la centralita' delle RSU RSA come unica e leggittima rappresentanza dal basso degli interessi reali dei lavoratori, in quest'ottica come sezione del lavoro abbiamo candidato nella lista "della federazione della sinistra "sinistra per Roma" alcuni compagne/i appartenenti al settore del commercio e servizi nelle liste per le comunali  di Roma, nelle prossime ore,  ufficializzeremo le candidature , saranno gli stessi candidati a presentarle.

giovedì 28 febbraio 2013

Analizzare per prevedere aiuta a vincere


Quello che ho fatto è molto più limitato.
In molti sistemi, esiste una situazione per cui in certe circostanze si verifichino eventi caotici. 
Questo significa che, dato un punto di partenza particolare, è impossibile prevedere gli sviluppi. 
Questo vale anche per alcuni sistemi molto semplici, ma più un sistema è complesso più è probabile che diventi caotico. 
Si è sempre ritenuto che un sistema come la società umana fosse talmente complesso da diventare ben presto caotico ed essere quindi imprevedibile. 
Io invece ho dimostrato che, studiando la società umana, è possibile scegliere un punto di partenza ed eliminare il caos mediante presupposti adeguati... e che dunque è possibile predire il futuro, non in modo dettagliato, certo, solo a grandi linee... non con certezza assoluta, ma in base a probabilità calcolabili. L'Imperatore, che aveva ascoltato attentamente, disse: – Ma questo non significa che avete indicato il modo in cui prevedere il futuro? – 
Non proprio. 
Ho dimostrato che teoricamente sia possibile, nient'altro. 
Per spingerci oltre, dovremmo scegliere un punto di partenza corretto, introdurre presupposti corretti, e poi trovare il modo di eseguire i calcoli entro un lasso di tempo limitato. 
Nel mio studio matematico non c'è nulla che spieghi come procedere nelle varie fasi.
Ed anche se fossimo in grado di farlo, al massimo valuteremmo solo delle probabilità. 
Predire il futuro è ben altra cosa; questa rimane una semplice ipotesi riguardo ciò che accadrà probabilmente. 
Ogni personaggio politico, ogni uomo d'affari o qualsiasi altro essere umano di successo, deve esaminare il futuro in questo modo, e compiere una valutazione accurata, altrimenti non avrebbe successo.
 – Queste persone lo fanno senza alcun mezzo matematico. – Vero. Lo fanno basandosi sull'intuito. – Con i mezzi matematici idonei, chiunque sarebbe in grado di valutare le probabilità, non solo quei rari esseri umani che hanno successo grazie alle loro notevoli doti intuitive. – è vero anche questo. 
Però io ho dimostrato soltanto che un'analisi matematica sia possibile, non ho detto che sia attuabile.

 Isaac Asimov

sabato 16 febbraio 2013

liberalizzazioni,abolizione art.31 su liberalizzazioni orari del commercio





liberalizzazioni,abolizione art.31 su liberalizzazioni orari del commercio



Ritratto di barbara.cattabriga.3
Dal primo gennaio 2012 in Italia è stata tolta ogni regola in materia di orari commerciali.Una deregulation, e non una liberalizzazione,che non ha eguali in Europa.Una iniziativa che doveva far crescere l'occupazione,favorire i consumatori,rilanciare il commercio.Solo poche aziende della Grande distribuzione ne hanno vantaggio,a discapito del piccolo e medio commercio. I posti di lavoro calano ovunque,cresce il precariato e le disdette degli accordi aziendali.sempre piu' aziende della GDO hanno azzerato decenni di contrattazione,facendo arretrare diritti e retribuzioni di oltre 10.000 lavoratori mentre altre hanno disapplicato il sistema delle maggiorazioni da lavoro domenicale previste nel vigente Contratto Aziendale. Cresce il lavoro nero ed irregolare Drammatica è la condizione di oltre un milione di lavoratori e lavoratrici del commercio. mentre i monopoli e i privilegi restano intoccati,il Governo Monti non ha trovato di meglio che modificare irrimediabilmente e in modo peggiorativo la vita di lavoratori e lavoratrici che guadagnano dai 500 ai 1000 euro al mese. Cambiare,certo.Liberalizzare,con regole chiare,senza regole,non c'è il liberismo.C'è solo il caos. chiediamo l'abolizione della legge 214 del 23 dicembre 2011 al titolo IV–disposizioni per la promozione e la tutela della concorrenza, capo I–liberalizzazioni,articolo 31

martedì 12 febbraio 2013

FARMACAP. NOBILE (RC), “BASTA PROMESSE”


RIVOLUZIONE CIVILE- REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA

FARMACAP. NOBILE (RC), “BASTA PROMESSE”

“Le lavoratrici e i lavoratori della Farmacap sono stanchi delle belle promesse del sindaco Alemanno e della sua Giunta. Ora serve che gli impegni già presi si concretizzino prima che l’azienda speciale del Comune giunga al tracollo definitivo, alla sempre più possibile privatizzazione. Subito il rinnovo del contratto di servizio e un investimento economico adeguato a potenziare e migliorare i servizi a vantaggio delle migliaia di cittadini, famiglie, disabili e anziani che ne usufruiscono. Subito un impegno economico maggiore di quello stanziato nel bilancio comunale 2012 per garantire ai lavoratori quei diritti per troppi anni calpestati: rispetto dei contratti e degli orari di lavoro, una retribuzione dignitosa. Basta con le promesse. Il sindaco Alemanno chiarisca, una volta per tutte, quale futuro spetta a Farmacap e ai suoi lavoratori”. Lo dichiara, in una nota, Fabio Nobile, candidato di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio, dopo aver preso parte alla manifestazione dei lavoratori Farmacap davanti all'assessorato comunale alle Politiche sociali.

ROMA 12 FEBBRAIO 2013
Ufficio stampa PdCI - RC
Valeria Russo

lunedì 11 febbraio 2013

FARMACAP. NOBILE (RC), “DOMANI IN PRESIDIO CON I LAVORATORI”

FARMACAP. NOBILE (RC), “DOMANI IN PRESIDIO CON I LAVORATORI”

“Non sono bastate le promesse del sindaco Alemanno né gli impegni contenuti nei due ordini del giorno votati dall’Assemblea capitolina per mettere un punto all’odissea dei lavoratori Farmacap, l’azienda speciale del comune di Roma che gestisce 44 farmacie, asili nido e il servizio di teleassistenza per gli anziani.  Nessuno ha notizie del nuovo contratto di servizio, nessuno sa come questa società potrà essere rilanciata in mancanza dell’investimento promesso e necessario per potenziare i servizi e garantire ai 400 dipendenti quei diritti per troppi anni calpestati, a partire da una retribuzione dignitosa. Tutti, invece, conoscono i rischi che si annidano dietro a questo mancato intervento del Campidoglio: il definitivo smantellamento, la privatizzazione. E’ questo che vuole il sindaco Alemanno? Io ribadisco che Farmacap non solo deve rimanere pubblica ma deve essere rilanciata perché ha un ruolo sociale fondamentale per i cittadini, le famiglie, gli anziani e i disabili e perché ha un enorme potenziale di crescita che solo questa amministrazione non vuole vedere. Per questo domani manifesterò insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della Farmacap davanti alla sede dell’assessorato alle politiche sociali”. Così, in una nota, Fabio Nobile, candidato di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio.

ROMA 11 FEBBRAIO 2013

Ingroia a SkyTG24: "Valuteremo convergenze con i grillini"

Ingroia a SkyTG24: "Valuteremo convergenze con i grillini"

Il candidato premier di Rivoluzione Civile ospite di Maria Latella guarda al Movimento 5 Stelle: "Insieme potremmo operare una forte critica e rottura del sistema". Mentre il Pd: "Mi proponeva un pasticcio all'italiana che ho rifiutato"
"Il Pd ha deciso di andare al governo comunque e con chiunque e appena i sondaggi hanno messo in dubbio la sua vittoria, ha stretto un'alleanza con Monti. Poi hanno cercato di convincerci a non presentare le nostre liste al Senato, con dei senatori 'mascherati', scelti da noi, ma non riconoscibili come nostri. Un pasticcio all'italiana che ho rifiutato". Così Antonio Ingroia, candidato premier per la lista Rivoluzione Civile, a L’intervista di Maria Latella in onda su SkyTG24 spiega lo stato dei rapporti del suo movimento col Partito democratico. "Bersani è un funzionario di partito che eredita il vecchio modo di fare politica della prima e della seconda repubblica" ha detto poi Ingroia del segretario del Pd.

Sul caso Monte dei Paschi di Siena e gli intrecci tra politica e finanza, Ingroia attacca: "In Italia non abbiamo una politica dell'economia e della finanza, ma nel contempo abbiamo una piccola politica fatta dalla casta, dagli interessi dei partiti, che non governano l'economia ma sono immersi nell'intreccio degli interessi finanziari e bancari, immersi nei consigli di amministrazione delle fondazioni bancarie che gestiscono".

"Rivoluzione civile è fuori dalla logica dei partiti e vuole immettere in Parlamento i cittadini" ha detto ancora Ingroia, "nel prossimo Parlamento non siamo l'unico movimento che può scardinare il vecchio sistema. Col Movimento 5 stelle potremmo operare una forte critica e rottura del sistema" e "valutare se ci saranno convergenze".

Sul suo futuro poi Ingroia non esclude di tornare a fare il magistrato dopo l'esperienza politica "Anche in Italia ci sono magistrati  che si sono dimessi come Di Pietro o De Magistris, altri come Anna Finocchiaro no. Io credo che non debba essere inibito il rientro ma debba essere inibito il rientro allo stesso posto dai quali si è partiti".

sabato 9 febbraio 2013

Operaio si impicca con l'articolo 1 della costituzione a fianco!!!!

a

Operaio si impicca con l'articolo 1 della costituzione a fianco!!!!
AI POLITICANTI VARI I LAVORATORI DICONO VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!
Foto

Operaio si impicca con l'articolo 1 della costituzione a fianco

Giuseppe Burgarella, 61 anni, dalla provincia di Trapani, era un operaio disoccupato ormai da tempo. Prima di togliersi la vita ha trascritto in un foglio la lista dei morti suicidi per disoccupazione degli ultimi due anni. Poi lo ha inserito nella Costituzione...
Una notizia drammatica giunge da Guarrato, un paesino di 1300 persone in provincia di Trapani: Giuseppe Burgarella, operaio, sindacalista della Cgil di 61 anni disoccupato da tempo, si è tolto la vita impiccandosi a una trave sotto casa sua. L'ha fatto, però, in un modo ancor più drammatico, che induce ancor di più a riflettere e chiarisce ulteriormente le cause del suo gesto. Prima di togliersi la vita l'uomo ha scritto con cura certosina la lista – interminabile – di tutti i “morti per disoccupazione” degli ultimi due anni. Se li era appuntati uno ad uno, copiandoli dalle cronache dei giornali, e in fondo all'elenco aveva scritto il suo: Giuseppe Burgarella.

Ma non solo: l'uomo se ne è andato con la Costituzione a fianco, citando in un foglietto l'articolo 1, che “dice che l'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Allora perché lo Stato non mi aiuta a trovare lavoro? Perché non mi toglie da questa condizione di disoccupazione? Perché non mi restituisce la dignità? Allora se non lo fa lo Stato lo devo fare io”. I Carabinieri lo hanno trovato impiccato con la “magna carta” della Repubblica Italiana a fianco.

(fonte fanpage)

venerdì 8 febbraio 2013

Solidarietà per gli Operai di Promuovi Italia



"Dopo lo sciopero e la manifestazione di ieri, prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori di Promuovi Italia contro lo stallo delle trattative per la cessione del ramo d'azienda di 'Assistenza tecnica al Ministero dello sviluppo economico' che rischia di cancellare centinaia di posti di lavoro". 
E' quanto afferma, in una nota, Fabio Nobile, candidato di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio. "Nonostante l'impegno strappato ieri al ministro Passera, circa una rapida soluzione della vertenza, i lavoratori non hanno voluto interrompere la mobilitazione anche in considerazione dell'atteggiamento vergognoso delle due società pubbliche coinvolte nella vicenda, Promuovi Italia e Invitalia S.p.A, che continuano a rifiutare un confronto con le organizzazioni sindacali. 
L'auspicio ora -conclude Nobile- è che il MISE rispetti gli impegni presi, sollecitando le parti a trovare un accordo entro una settimana e garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali. 
Ai lavoratori va tutta la mia solidarietà".

giovedì 7 febbraio 2013

#NoF35: alziamo la voce contro le spese militari!

La più grande ed efficace comunità online di campagne per il cambiamento
Lancia una petizione   

#NoF35: alziamo la voce contro le spese militari!

#NoF35: alziamo la voce contro le spese militari!
5,000
3,824
3,824 firme. Raggiungiamo le 5,000

Perché è importante

Rivoluzione Civile vuole destinare i miliardi stanziati per l’acquisto degli F-35 per migliorare le politiche di assistenza per i più deboli e i portatori di handicap. Per la difesa del diritto al lavoro, per avviare politiche di crescita in grado di dare ai giovani un futuro. Per il rilancio delle Pmi, per la tutela dell’ ambiente e della salute, per l’istruzione e cultura. Per l'Italia.
Facciamo sentire la forza delle nostre ragioni firmando questo appello.
Pubblicata Febbraio 6, 2013

il governo italiano
Clicca per copiare:

Con Fabio Nobile al consiglio regionale del Lazio


Antonio Baldo


Con Fabio Nobile al consiglio regionale del Lazio PDF Stampa E-mail
Domenica 24 e lunedì 25 febbraio, contestualmente alle elezioni politiche, si terranno le elezioni regionali nel Lazio.
Viviamo i tempi bui della crisi strutturale del capitalismo, una crisi che è economica, sociale, ambientale, morale, una crisi determinata da decenni di politiche neo-liberiste. La disarticolazione del mondo del lavoro, la destrutturazione dello stato sociale, lo svuotamento della democrazia, hanno reso permeabile il nostro paese alle derive fasciste, razziste e sessiste.
In questo tempo l'emergenza economica, politica ed ambientale del Lazio non può lasciarci «indifferenti»: allo sfacelo prodotto dalle politiche nazionali perseguite da Berlusconi prima e da Monti poi, si sommano infatti le gravissime responsabilità del governo regionale delle destre laziali. Il vincolo del pareggio di bilancio e la legge di stabilità comporteranno infatti altri drammatici tagli a sanità, scuola, servizi, diritti sociali e pubblico impiego anche a livello locale. Per voltare pagina occorre, quindi, dare voce alle energie positive della sinistra, di coloro che in prima fila reagiscono al crescente degrado sociale e culturale impegnandosi in favore del bene pubblico e dei diritti.
Pensiamo, in primo luogo, ai lavoratori di questa regione immersa nella crisi come e più di altre, ai lavoratori dei trasporti, della sanità, della scuola, che in questi mesi si sono mobilitati e si sono battuti per i diritti sanciti dallo statuto dei lavoratori, per la sicurezza sul lavoro, per il diritto alla salute, all'istruzione, alla cultura, allo sport, contro la privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi pubblici, dalla sanità agli asili nido passando per tutti i servizi sociali. Pensiamo al multiforme universo del precariato metropolitano, a quegli studenti e a quei lavoratori atipici e invisibili che hanno innervato le lotte per il diritto all'abitare e per il diritto alla conoscenza. Pensiamo alle migliaia di donne e di uomini che, attraverso i comitati per l'acqua pubblica, sono stati in grado di dare volto e forma ad una democrazia partecipata. Pensiamo alle famiglie che a Malagrotta, a Riano e a Monti dell'Ortaccio combattono una battaglia di civiltà per la salute ed il futuro di tutti. Pensiamo al variegato universo dell'associazionismo e del volontariato da anni impegnato nel lavoro di denuncia delle condizioni delle carceri, per la garanzia dei diritti dei detenuti. Pensiamo infine ai lavoratori migranti del Lazio, e alle loro comunità, che reclamano diritti e dignità.
Per dare continuità a questi percorsi di partecipazione e di lotta, per il rispetto del referendum sull'acqua pubblica, per il regolare svolgimento dei referendum regionali su acqua, rifiuti e vitalizi, per la presenza della sinistra in Regione, sosterremo alle prossime elezioni regionali Fabio Nobile, candidato nella lista RIVOLUZIONE CIVILE.
Crediamo infatti che sia la persona giusta per dare voce all'interno della Regione Lazio alle diverse mobilitazioni dei giovani, dei lavoratori e delle donne; per promuovere una nuova sensibilità in tema di diritti sociali e civili; per il suo impegno contro ogni forma di fascismo, razzismo e sessismo.
Per adesioni: nobilelazio2013@gmail.com

Primi firmatari:
Dante De Angelis (Macchinista RLS Ferrovie)
Bassam Saleh (Giornalista palestinese)
Vladimiro Giacché (Economista)
Simone Amendola (Regista)
Italo Arcuri (Vice Sindaco Riano)
Alberto Barbieri (Medico)
Roberto D'Andrea (Segretario Nazionale NIDIL CGIL)
Fabio De Mattia (Coordinatore Roma e Lazio NIDIL CGIL)
Lina Lamonica (Coordinatrice Nazionale DAP FP CGIL)
Sara Modigliani
Fulvio Vescia (Coordinamento Romano «Acqua Pubblica»)
Mauro Argento (Comitato Centrale FIOM CGIL)
Antonio Baldo (Direttivo Nazionale FILCAMS CGIL)
Gennaro Barbieri (Giornalista)
Norberto Barbieri (RSU Roma FIOM CGIL Hpes)
Alberto Barbotti (Segreteria Provinciale SINAGI CGIL)
Barbara Borzi (RSU Roma FIOM CGIL Hpes)
Domenico Brancozzi (Consigliere comunale Lanuvio)
Barbara Caccia (Ricercatrice ISS)
Massimo Cappuccini (SPI CGIL)
Teresa Capuano (Direttivo Regionale Lazio FILCAMS CGIL)
Luigi Caria (Consigliere Università agraria Tarquinia)
Sergio Cardinali (SPI CGIL)
Maurizio Carpino (Avvocato)
Mario Cimei (Direttivo Regionale Lazio FILCAMS CGIL)
Davide Conti (Ricercatore Fondazione Basso)
Susanna Di Folco (RSU Roma FP CGIL Corte dei Conti)
Domenico Dursi (Dottorando Università la Sapienza)
Giovanni Fasani (RSA Roma FILCAMS CGIL Coop Service)
Annamaria Fasoli (Direttivo CGIL Roma e Lazio)
Paolo Federici (RSA Roma FILCAMS CGIL Urbe)
Carlo Fredduzzi (Direttore Istituto di Lingua e Cultura Russa)
Guglielmo Fulvi (Associazione «Il Ponte Magico»)
Roberto Giulioli
Federico Goddi (Dottorando Università di Genova)
Alexander Hobel (Storico)
Giorgio Inglese (Docente Università la Sapienza)
Leone Lazzara (FILT CGIL Atac)
Riccardo Lorenzi (RSU Roma SLC CGIL Telecom)
Alessandra Loriedo (RSU Roma FP CGIL Ministero Sviluppo Economico)
Alessandra Magrini («Attrice Contro»)
Gloria Malaspina (INCA CGIL Nazionale)
Giampiero Modena (Segretario CGIL Roma Centro Ovest Litoranea)
Romano Morgia (RSA Roma FILCAMS CGIL Coop Service)
Domenico Moro (Economista )
Daniele Nalbone (Giornalista)
Fausto Nuglio (Consigliere provinciale di Latina)
Tancredi Palma (Dottore di ricerca Università la Sapienza)
Alessio Piermarini (Consigliere comunale Rieti)
Floriana Pinto (Aiuto Regista )
Alessandro Pintucci (Archeologo)
Mario Pontillo (Osservatorio sulla Repressione)
Alessio Puddinu (RSU Fiumicino FILT CGIL Ground Care)
Enrico Pugliese (Dottorando Università di Reading)
Enzo Robustelli (RSA Roma FILCAMS CGIL Unicoop Tirreno)
Giorgio Rossetti (RSA Roma FISAC CGIL Mps)
Simone Sallusti
Gianguido Santucci (SPI CGIL)
Vladimiro Serafini (RSU Roma FILT CGIL Atac Grottarossa)
Virgilio Seu (Consigliere comunale Genzano)
Silvia Simoncini (Segretario Generale NIDIL CGIL Roma Nord Civitavecchia)
Enrico Strina (Dottorando Università Roma Tre)
Gabriele Tinaburri (RSU Roma FILT CGIL Atac Tor Vergata)
Edoardo Tomei (Consigliere comunale Ariccia)
Cristina Venti (Consigliere comunale Riano)
Agostino Vignato (Astronomo)
Edvid Vorano (lavoratore Gruppo Delta)

"CRISI STRUTTURALE DEL CAPITALISMO"VE LO AVEVO DETTO" "E' IL MOMENTO DEI COMUNISTI,SE NON ORA QUANDO"!!!!!!!!!!!


Un altro incidente ai Magazzini Unicoop !!!!!!!!!!!!

Un altro incidente ai Magazzini Unicoop – Cosa è stato fatto dal precedente incidente del 2011?



Giudizio

E dal novembre 2005 (a seguito di un articolo apparso il 13/11/2005 sul Manifesto) che ci siamo interessati dei problemi di sicurezza sul lavoro ai magazzini Coop. Recentemente – dopo l’incidente mortale accaduto nel 2011 – avevamo con una mozione sollecitato un intervento da parte della amministrazione comunale ; mozione di cui – quattro mesi dopo – sollecitavamo la discussione continuamente rinviata per le manovre dilatorie della maggioranza e finalmente discussa ed approvata (con un certo disinteresse dei consiglieri: 19 votanti su 30) nel maggio 2012.
Non ci stupisce perciò che in questi giorni si sia verificato un ulteriore grave (e per fortuna non mortale) incidente ai magazzini Coop, incidente che ancora una volta coinvolge un ‘muletto’. 
La mozione – discussa ed approvata – prevedeva che la amministrazione si interessasse per verificare
Stiamo inviando alla amministrazione (Sindaco e Consiglieri) una lettera in cui richiediamo di sapere cosa sia statto fatto a questo proposito.  Se avremo risposta, ma ne dubitiamo,  sarà nostra cura pubblicarla. 

mercoledì 6 febbraio 2013

Almaviva - "Il Comune sblocchi i fondi"



Almaviva - "Il Comune sblocchi i fondi" PDF Stampa E-mail
"Dopo mesi di proteste e mobilitazioni contro la decisione della società Almaviva di mettere in cassaintegrazione i 632 dipendenti del call center di via Lamaro, ci troviamo oggi davanti alla beffa di veder calpestati nuovamente i diritti dei lavoratori. Questa volta non a causa delle mai verificate riduzioni delle commesse ma per colpa del Campidoglio che non paga le fatture per la gestione del servizio 060606 da circa otto mesi. Un debito di 2,4 milioni di euro che rischia di far saltare sia il pagamento degli stipendi e degli oneri contributivi dei dipendenti sia la prosecuzione del servizio 060606.
Seguendo la vertenza Almaviva abbiamo sempre messo in guardia le istituzioni sul rischio che le cassintegrazioni fossero il preludio per licenziamenti di massa. La stessa società non ha mai nascosto l'intenzione di delocalizzare per godere di vantaggi fiscali ed benefici. Per questo, chiediamo al sindaco Alemanno di affrettarsi a sbloccare i fondi per non offrire ad Almaviva l'ennesima scusa per colpire i lavoratori e i loro diritti ". Così, in una nota, il candidato di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio, Fabio Nobile.
ROMA 6 FEBBRAIO 2013

 

Aggiungi commento




venerdì 1 febbraio 2013

LA FILCAMS PER SAPERNE DI PIU' SUL CONTRATTO

Clicca sull'immagine per leggere meglio


Dissidenti Sel aderiscono a Rivoluzione Civile


SPARANO MERDA E PUR SI CRESCE


Rivoluzione civile continua a crescere, a consolidarsi, a radicarsi sul territorio. La lista di Antonio Ingroia da oggi può contare sull’adesione di alcuni “dissidenti” di Sel, il partito di Vendola, abbandonato perché la democrazia politica “non va solo narrata, ma anche praticata”. In un’affollata conferenza stampa alla Camera dei deputati, alla presenza di Antonio Ingroia e Leoluca Orlando, gli esponenti di Sel provenienti “dai territori” (Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia, Lazio) hanno spiegato le ragioni per cui hanno lasciato un partito “subalterno al Pd dalemizzato e ai suoi apparati”, come lo definisce il sindaco di Palermo. Presente anche l’ex deputato Alfonso Gianni, stretto collaboratore di Bertinotti, che aveva lasciato Rifondazione comunista per seguire Nichi Vendola.
Il primo a prendere la parola è stato Francesco Cantafia, ormai ex coordinatore siciliano di Sel, che non ha risparmiato critiche a Vendola: “In Sel le ambizioni personali hanno preso il sopravvento, si è privilegiato una sorta di cerchio magico”. Critiche anche dalla Sardegna, dall’Ogliastra in particolare. Se ne fa portavoce Rosario Agostaro, che ha tenuto a precisare: “Non siamo noi che ci stiamo spostando, è Sel che si è mossa”. A coordinare tutti i gruppi di dissidenti sul territorio nazionale, Saverio Cipriano. Che accusa: “Le primarie sono state finte, sono servite ad aggregare solo un futuro gruppo parlamentare obbediente”. Per tutti loro, Ingroia porta un valore aggiunto nella politica italiana: l’etica.
Il leader di Rivoluzione civile non ha nascosto l’emozione: “E’ un momento importante nella nostra piccola-grande storia. Rivoluzione civile è una casa aperta a tutti coloro che credono nella politica pulita, coerente, trasparente. La nostra non è una campagna acquisti – ha concluso Ingroia – per noi la politica non è una rissa, ma tutti, compreso Vendola, devono assumersi la responsabilità delle proprie scelte politiche. Come quella di usare la coalizione col Pd come un taxi per entrare in Parlamento”


giovedì 31 gennaio 2013

Continuano le agitazioni nella Roma Tpl Scarl

Dopo il presidio e le denunce, un articolo sul Messaggero di oggi sulle condizioni di lavoro della Roma Tpl Scarl

martedì 29 gennaio 2013

Tpl Scarl,



Si è svolto questo pomeriggio davanti alla rimessa della Roma Tpl Scarl di Maglianella un presidio per denunciare le condizioni di lavoro dei dipendenti di questa azienda. 
Insieme ai lavoratori e alla sezione Trasporti della FdS di Roma, Fabio Nobile, candidato di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio. 
“I dipendenti della Roma Tpl Scarl, società privata che gestisce un numero considerevole di linee dell’Atac, sono costretti a lavorare in condizioni fuori da ogni regola sia per quanto riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro sia per quanto riguarda la normale erogazione degli stipendi” – dichiara Fabio Nobile. “A causa degli interminabili lavori all’interno della Rimessa di Maglianella, che compromettono il regolare svolgimento delle mansioni, si è costretti a parcheggiare una parte degli autobus di proprietà del Comune di Roma in un’area di terzi, completamente fuori norma, senza impianto antincendio e vigilanza. Le cose non migliorano – prosegue- superati i cancelli della rimessa visto che i capolinea di molte linee gestite dalla Roma Tpl Scarl sono sprovvisti di servizi igienici aziendali”. “Inoltre –continua Nobile- basta dare un’occhiata alla durata dei turni di lavoro dei dipendenti per capire che non vi è alcun rispetto delle normative contrattuali: quasi il 40% dei turni di lavoro degli autisti arrivano a 8 ore e 45 minuti di guida continuata e, in certi casi, superano le 9 ore consecutive. E proprio la Roma Tpl, che chiede l’impossibile ai lavoratori, da un anno e mezzo paga con sistematico ritardo gli stipendi ed eroga con altrettanto ritardo i buoni pasto”.
“Dopo le denunce dei lavoratori, che non sembrano aver sortito alcunché, ho inviato un esposto alla Asl competente e all’Ispettorato del lavoro chiedendo che venga verificata urgentemente l’agibilità dei luoghi di lavoro e venga imposto il rispetto delle normativa contrattuali”.

venerdì 25 gennaio 2013

MPS ......Monti Redicolo




"Il governo dei banchieri e la sua maggioranza hanno aiutato le banche e bastonato gli onesti cittadini. 
Ormai e’ chiaro a tutti. Se il senatore Monti assolve il suo esecutivo da ogni responsabilita’, nella torbida vicenda dell’Mps, diventa poco credibile per non dire ridicolo. Lo scandalo dei 3,9 mld di euro che corrispondono ai soldi prelevati dalle tasche degli italiani per la prima rata dell’Imu, ha fatto tante vittime: i cittadini, che con i loro soldi sono costretti a finanziare i prestiti alle banche, i piccoli risparmiatori e anche i lavoratori del Monte Paschi di Siena, ingannati dai loro vertici.
Per il resto nessuno è innocente. Il governo ha chiuso gli occhi invece di vigilare. I politici della maggioranza che hanno sostenuto Monti, Pd, Pdl e Udc, hanno permesso e coperto tutto per difendere i propri interessi, non certo quelli dei soggetti deboli. I banchieri, nonostante la crisi tremenda da loro provocata, hanno continuato ad azzardare operazioni folli, a spese degli Stati e dei cittadini.
E’ ora di capire che il nodo dei controlli sulla finanza è un’emergenza paragonabile al morbo dell’economia criminale. Ma non si troverà una soluzione finche’ certa politica continuerà a fare muro , scaricando su qualcun altro le proprie colpe, come stanno facendo tutti in queste ore.
Rivoluzione Civile non ci sta, vuole governare per dar vita ad un sistema alternativo, con regole certe e trasparenti a favore dei cittadini e non degli speculatori e della finanza. Questo rientra nel programma di riequilibrio e di redistribuzione delle ricchezze".
Antonio Ingroia

COMPASS GROUP ITALIA




COMPASS GROUP ITALIA

 il 25 gennaio sciopero nazionale dei dipendenti dei settori Turismo Ristorazione Collettiva Pulizie/Multiservizi e Commercio 

È stato indetto dalle organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Uiltrasporti lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori Compass group in seguito alla procedura di licenziamento collettivo per 824 persone avviata dall’azienda e conclusasi con un mancato accordo, lo scorso dicembre. “L’indisponibilità di Compass Group Italia a trovare soluzioni condivise finalizzate alla tutela dell’occupazione” affermano le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Uiltrasporti “lascia il personale coinvolto dalla procedura di licenziamento senza alcuna rete di protezione.” Compass group, infatti, non ha mai illustrato il proprio bilancio né ha presentato un piano industriale e di rilancio e ha voluto procedere unilateralmente nella quantificazione e nell’individuazione degli esuberi, senza accettare alcuna proposta sindacale. “La conclusione negativa del confronto presso il ministero del lavoro è responsabilità della Compass Group Italia” affermano i sindacati, “l’azienda non ha fornito né al sindacato né alla stesso ministero i dati precisi e verificabili necessari per attivare gli ammortizzatori sociali; cercando di imporre unilateralmente gli esuberi, le figure professionali e gli strumenti da utilizzare.” Questa situazione lascia tantissime lavoratrici e lavoratori senza certezze circa l’occupazione e il reddito, e i primi licenziamenti sono già stati effettuati. Le Organizzazioni Sindacali, nell’ambito dello stato di agitazione già da tempo proclamato, hanno quindi dichiarato il blocco delle prestazioni supplementari e straordinarie e lo sciopero nazionale per venerdì 25 gennaio 2013, occasione in cui si svolgerà la manifestazione nazionale a Milano davanti la sede di Compass Group Italia a partire dalle ore 10.00. 

Alle 11.30 nel corso della manifestazione si terrà una conferenza stampa. FILCAMS-Cgil Federazione lavoratori commercio turismo servizi 


UFFICIO STAMPA http://www.filcams.cgil.it

Lettera di Ingroia alla CGIL

Care amiche e amici della Cgil, vi scrivo per riassumere ciò che avrei detto se fossi stato invitato ad intervenire alla vostra conferenza sul programma, al pari degli altri candidati per la Presidenza del Consiglio. Rivoluzione Civile – Lista Ingroia – ha ben chiaro chi sono gli avversari da battere con il voto: Berlusconi, cioè la destra caciarona e impresentabile, e Mario Monti, rappresentante numero uno di quei professori in loden che hanno deciso la drammatica controriforma delle pensioni. Quella ‘destra perbene’ ha colpito in maniera pesantissima tutti i lavoratori e i pensionati, ma soprattutto le donne, ha creato la tragedia sociale degli esodati, ha cancellato l'art.18 ha confermato e aggravato tutte le forme di precariato.
 In compenso, non ha saputo mettere in campo alcun intervento che incidesse sulle fasce privilegiate, sulla Casta politica, sugli immensi sprechi ben esemplificati dalle auto blu o dalla pletora di consigli d'amministrazione clientelari. Soprattutto, non ha fatto nulla, zero assoluto, quanto a politiche industriali di ampio respiro.
Invece mai come in questo momento, nel cuore della crisi, è urgente che ci sia un governo capace di offrire al Paese un indirizzo lungimirante sui settori strategici. Sui capitoli da cui dipende la qualità della vita e il futuro del Paese - sanità, scuola, università, ricerca – la continuità tra i governi Berlusconi e Monti è totale. Continuano i tagli lineari, le privatizzazioni striscianti, la totale precarietà. In questa plumbea cornice si sono moltiplicati attacchi sempre più profondi contro i diritti e le libertà dei lavoratori. Siamo di fronte a un assedio che sta progressivamente riportando la condizione dei lavoratori e lo stato delle relazioni industriali indietro di un secolo e oltre. Il punto fondamentale, per me e per il mio programma politico, è invece la piena e totale applicazione della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, prima di tutto in materia di libertà civili e sindacali. 
Ritengo fondamentale e imprescindibile la libertà per i lavoratori di votare sempre gli accordi che li riguardano, di votare sempre i propri rappresentanti e di potersi iscrivere liberamente al sindacato che vogliono.
La storia della Cgil è stata attraversata da discriminazioni e persecuzioni, ma alla fine ha saputo sempre sconfiggerle. Ha combattuto il regime fascista, ha ricostruito l’Italia con la spinta di Giuseppe Di Vittorio, ha emancipato la dignità di chi lavora con Bruno Trentin, ha battuto Berlusconi quando Sergio Cofferati vinse la battaglia per impedire la cancellazione dell’art. 18. 
Quelli che allora erano in piazza con voi e con noi, hanno votato oggi, senza batter ciglio, quell'eliminazione dell’art. 18 che non era riuscita 10 anni fa.
È dunque per me un impegno di grande valore democratico quello di assumere nel nostro programma l’approvazione di una legge per la democrazia e la rappresentanza nei luoghi di lavoro e la cancellazione delle leggi Fornero sui licenziamenti e sulle pensioni. Ci impegniamo – prosegue la lettera – a combattere la precarietà cancellando le oltre 40 forme di contratto precario per i giovani considerando l’apprendistato come il vero contratto di inizio lavoro. 
Riteniamo utile, in questa fase di transizione, garantire un reddito minimo almeno per i periodi di vuoto retributivo e previdenziale. Oggi, come anche i dati della Cgil dimostrano, è possibile una scelta alternativa a quella di Berlusconi e Monti. Noi lavoriamo per questo: per un governo di centrosinistra che rompa con le logiche monetariste del fiscal compact, con quelle devastanti della guerra e degli armamenti, con un modello di sviluppo che distrugge l’ambiente e la salute dei cittadini mentre ignora i diritti umani fondamentali. 
Tutto questo, però, non può essere fatto a braccetto con chi quei modelli sciagurati li ha teorizzati, perseguiti e praticati, come Berlusconi e Monti. 
Proprio perché noi siamo disponibili alla costruzione di questa alternativa di governo, ma siamo altrettanto fermamente indisponibili a ogni accordo con chi persegue politiche opposte alle nostre, Rivoluzione Civile rappresenta oggi il vero voto utile per impedire che si realizzi il progetto sciagurato, già annunciato e temo per molti versi già deciso, di un governo Pd-Monti.Non è questione di pregiudiziali ideologiche ma di scelte pragmatiche e concrete. Noi lavoriamo per l’unità del mondo del lavoro: la destra di Berlusconi e Monti si è adoperata e promette di adoperarsi ancor più in futuro per dividere e per isolare le forze sindacali che non accettano le loro condizioni. La destra italiana ha usato la crisi per distruggere il Contratto Nazionale, abolire l'art. 18, cancellare i diritti minimi per i giovani, abbattere le libertà dentro e fuori i luoghi di lavoro. Noi vogliamo marciare in direzione opposta. E l’autonomia dei sindacati dai partiti e dai governi è un valore da conquistare e da rispettare. 
Di tutto questo mi sarebbe piaciuto discutere con voi, ma sono sicuro che non mancheranno altre occasioni di incontro con i pensionati e poi nelle scuole, negli ospedali, nelle fabbriche, dove ogni giorno lavorate garantendo il funzionamento dell’Italia. L'obiettivo comune è quello di restituire al lavoro tutto il valore, tutta la dignità e tutta la libertà necessaria per portare il Paese fuori dalle secche della recessione e della depressione”.

giovedì 24 gennaio 2013

Giusto per saperne di più...!!!!!




Pierluigi Bersani questa mattina ad Agorà ha dichiarato di “non avere in agenda in numero di Antonio Ingroia”. Eppure il 22 dicembre scorso alle 8.59 Ingroia gli aveva inviato questo sms:
“Caro onorevole Bersani, sono Antonio Ingroia. Questo è il mio nuovo numero. L’ho cercata al telefono ma non mi ha risposto. Avrei bisogno di parlarle se avesse l’opportunità di farlo. Cordiali saluti, Antonio Ingroia”. La risposta non è mai arrivata.
La prova l’ha pubblicata su Twitter questa mattina Ingroia stesso: la foto del messaggio accompagnata dal commento :”Bersani, non hai il mio numero di cellulare, ma gli sms li leggi?”

mercoledì 23 gennaio 2013

Giorgio Cremaschi: "Conferenza CGIL o spot elettorale?"




La CGIL...Si schiera...?????

"Nel direttivo della Cgil ho espresso profondo dissenso sulle modalità della conferenza sul lavoro della CGIL prevista per il fine settimana.Abbiamo infatti appreso in direttivo che un ruolo centrale nella conferenza l'avranno Bersani e Vendola. Alla richiesta di estendere gli inviti a tutti i candidati premier della sinistra e di garantire una maggiore indipendenza della conferenza dalla campagna elettorale del centrosinistra, la segreteria ha evitato il confronto e la presidenza si è rifiutata di far votare su questa scelta.Se a questo si aggiunge il ruolo nella conferenza di Giuliano Amato, autore del disastroso accordo del '92 ,pensionato di platino e candidato di settori del PD alla presidenza della Repubblica, ne vien fuori uno sfacciato spot elettorale che danneggia profondamente ruolo ed immagine della CGIL nel mondo del lavoro".E chi nella Fds attaccava sempre Cremaschi e difendeva Patta e la Camusso dovrebbe ora solo vergognarsi !!!!!!! 

 Di Leonardo Masella

martedì 22 gennaio 2013

Fiorella Mannoia "Rivoluzione Civile, io ci sto..!!!"




Fiorella Mannoia non ha certo bisogno di presentazioni. La sua voce ha interpretato le più belle canzoni d’autore della musica italiana.
Questa straordinaria cantante ha da subito sostenuto il progetto di Rivoluzione Civile. In questo video, Fiorella Mannoia ha presentato la sua idea di rivoluzione e i valori da cui l’Italia deve ripartire.
“La Rivoluzione – dice – assume un significato più profondo che riguarda il comportamento di ognuno di noi”. Questa è l’idea da cui parte Rivoluzione Civile: ogni cittadino può esser partecipe dell’iniziative per rivoluzionare l’Italia ancorandola ai principi della legalità, dell’educazione, dall’economia sostenibile per costruire il futuro dei giovani italiani.  Allora ecco l’elenco di quello che oggi Fiorella Mannoia ritiene rivoluzionario. Traiamone ispirazione e condividiamolo.



lunedì 21 gennaio 2013

Rivoluzioniamo la Pace


Rivoluzione civile è portatrice di una cultura di pace fondata sulla giustizia e sui diritti umani. È questione di scelte: a partire dal taglio delle spese militari, compreso l’acquisto dei cacciabombardieri F35, per i quali l’Italia ha deciso di destinare 20 miliardi di euro. Il Parlamento che verrà fuori dalle elezioni del 24 e 25 febbraio potrà cambiare questa linea di investimenti, destinando tali risorse al lavoro, all’ambiente, alle politiche sociali e alla solidarietà internazionale.

In questi ultimi vent’anni si è parlato tanto di guerra cercando sempre di edulcorarne il significato: guerra giusta, guerra umanitaria, guerra preventiva, guerra al terrore, guerra senza confini, guerra infinita. La guerra che da evento eccezionale diventa fisiologica. La guerra, che vede sconfitti tutti, svuota la politica, fa carta straccia della legalità internazionale e della Costituzione italiana. Per la pace, va fatta una Rivoluzione civile. Non va perso di vista il dettato della nostra Carta che nell’articolo 11 ha fissato come principio fondamentale il ripudio della guerra.
Dopo aver conosciuto l’orrore e le barbarie del secondo conflitto mondiale, l’Italia ha fatto una scelta politica netta a favore della pace
È la stessa che fa Rivoluzione civile richiamandosi al dettato costituzionale e chiedendo, nel rispetto di quello spirito, il ritiro delle forze armate italiane impegnate nei teatri di guerra. 
Va ribadita inoltre la sovranità del Parlamento nelle scelte di politica internazionale, a partire dall’intervento militare in Mali in cui il governo uscente, a camere sciolte, sta trascinando il nostro Paese.
“Invece di mettere l’elmetto – ha spiegato Flavio Lotti  Coordinatore nazionale del tavolo della pace e candidato alla Camera per Rivoluzione Civile – l’Italia deve agire per la pace nell’interesse primario della salvaguardia delle vite umane, nel solco della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani”.
Nel rispetto dell’articolo 11, va promossa la cooperazione fra gli Stati che veda il nostro Paese protagonista di una politica di pace e giustizia, in particolare all’interno della cornice dell’Unione europea. 
Il dettato della Carta fondamentale è stato, infatti, il mezzo attraverso il quale si sono realizzate l’integrazione europea e l’adesione alle organizzazioni internazionali.
I conflitti in corso dimostrano tutta l’attualità delle scelte operate dai padri costituenti, che indicarono il confronto come unico mezzo per promuovere la risoluzione delle controversie internazionali. Ecco perché l’Italia deve incoraggiare all’interno dell’Europa un’azione di pace e disarmo, che muova i primi passi dall’area del Mediterraneo.