Ripartire dal lavoro.
Per
un'inchiesta del tessuto produttivo metropolitano
SABATO 11 MAGGIO ORE 16
C/O MAGAZZINI POPOLARI CASALBERTONE
VIA BALDASSARRE ORERO 61
Di
fronte a una propria crisi di consenso e di radicamento i comunisti da
sempre si sono posti il problema del bilancio e da dove ripartire per
ricostruire una “connessione sentimentale” con le classi subalterne.
Nel mezzo di una devastante crisi economica come quella attuale le comuniste ed i comunisti, quindi, per tornare ad essere utili e credibili al proprio referente sociale devono tornare ad occuparsi principalmente della contraddizione tra capitale e lavoro salariato, indagando e intervenendo anche per la riorganizzazione di forme di lotta che favoriscano un terreno di ricomposizione del tessuto sociale frammentato. La riorganizzazione di forme di lotta che uniscano una classe oggi divisa e frammentata dalla flessibilità, dalla precarietà e dalla disoccupazione.
Nel mezzo di una devastante crisi economica come quella attuale le comuniste ed i comunisti, quindi, per tornare ad essere utili e credibili al proprio referente sociale devono tornare ad occuparsi principalmente della contraddizione tra capitale e lavoro salariato, indagando e intervenendo anche per la riorganizzazione di forme di lotta che favoriscano un terreno di ricomposizione del tessuto sociale frammentato. La riorganizzazione di forme di lotta che uniscano una classe oggi divisa e frammentata dalla flessibilità, dalla precarietà e dalla disoccupazione.
È uno dei terreni principali su cui tentare di ricomporre anche i comunisti oggi frammentati tra di loro e inefficaci nello scontro di classe.
Le
enormi difficoltà del capitale nella riproduzione del lavoro salariato
sono un segno della sua crisi organica e un’occasione per riprendere
quel difficile percorso di costruzione di un’alternativa al sistema
economico-sociale dominante.
Per
far questo, anche nella nostra città, bisogna conoscere i processi
produttivi, le condizioni di lavoro, la realtà dei precari e dei
disoccupati.
Ripartire dai lavoratori e dalle lavoratrici non significa semplicemente pubblicare comunicati di solidarietà alle vertenze o partecipare a conferenze elettorali o di esperti di partito. Significa essere parte attiva e cosciente tra i lavoratori, saperci interloquire, fare inchiesta e analisi per organizzarsi meglio, elaborare rivendicazioni generalizzanti e programmi. Significa ricostruire un punto di vista di classe oggi e organizzare conseguentemente l'intervento dei comunisti (al di là del partito o area di appartenenza di ciascuno) nei luoghi di lavoro e tra i disoccupati. Ed è un compito che spetta a tutti noi in prima persona.
Un percorso difficile ma anche un’occasione da cui ripartire per riprendere un radicamento e un consenso sociale che oggi sembrano dispersi.
Per questi motivi i compagni e le compagne e autoconvocati/e del gruppo di lavoro per Rifondazione organizzano una prima assemblea con lavoratori e lavoratrici in lotta di diverse realtà. Un’assemblea che non è rivolta solo alle compagne ed ai compagni del PRC ma che riteniamo utile aprire a tutte le componenti del movimento comunista e anticapitalista del nostro tessuto metropolitano che intervengono su questo tema.
Con tutti questi pezzi dell’arcipelago comunista vogliamo approfondire e capire, ricostruire insieme una rete di intervento sulle diverse esperienze di lavoro e non lavoro, trovare delle proposte da praticare unitariamente subito.
Da questa assemblea ci proponiamo di costuire insieme un gruppo di lavoro che socializzi contatti e analisi, faccia inchieste e denunce da pubblicare e rendere disponibili per tutti e tutte.
Questo il nostro contributo per cercare di essere utili al rilancio della rifondazione di un partito comunista in questo paese. Perchè nessuno oggi può dirsi autosufficiente in questo percorso di rilancio di un’opzione comunista, ma tutti i patrimoni organizzativi e di militanza vanno salvaguardati, valorizzati come punti di riferimento e unitim in un progetto comune.
Ripartire dai lavoratori e dalle lavoratrici non significa semplicemente pubblicare comunicati di solidarietà alle vertenze o partecipare a conferenze elettorali o di esperti di partito. Significa essere parte attiva e cosciente tra i lavoratori, saperci interloquire, fare inchiesta e analisi per organizzarsi meglio, elaborare rivendicazioni generalizzanti e programmi. Significa ricostruire un punto di vista di classe oggi e organizzare conseguentemente l'intervento dei comunisti (al di là del partito o area di appartenenza di ciascuno) nei luoghi di lavoro e tra i disoccupati. Ed è un compito che spetta a tutti noi in prima persona.
Un percorso difficile ma anche un’occasione da cui ripartire per riprendere un radicamento e un consenso sociale che oggi sembrano dispersi.
Per questi motivi i compagni e le compagne e autoconvocati/e del gruppo di lavoro per Rifondazione organizzano una prima assemblea con lavoratori e lavoratrici in lotta di diverse realtà. Un’assemblea che non è rivolta solo alle compagne ed ai compagni del PRC ma che riteniamo utile aprire a tutte le componenti del movimento comunista e anticapitalista del nostro tessuto metropolitano che intervengono su questo tema.
Con tutti questi pezzi dell’arcipelago comunista vogliamo approfondire e capire, ricostruire insieme una rete di intervento sulle diverse esperienze di lavoro e non lavoro, trovare delle proposte da praticare unitariamente subito.
Da questa assemblea ci proponiamo di costuire insieme un gruppo di lavoro che socializzi contatti e analisi, faccia inchieste e denunce da pubblicare e rendere disponibili per tutti e tutte.
Questo il nostro contributo per cercare di essere utili al rilancio della rifondazione di un partito comunista in questo paese. Perchè nessuno oggi può dirsi autosufficiente in questo percorso di rilancio di un’opzione comunista, ma tutti i patrimoni organizzativi e di militanza vanno salvaguardati, valorizzati come punti di riferimento e unitim in un progetto comune.
ASSEMBLEA PUBBLICA CON LA PARTECIPAZIONE DI:
Gabriella Petrarulo - Comitato mobilitati ed esodati Alitalia
"Overbooked"
"(s)vendita dei settori strategici: profitti agli speculatori, precarietà e licenziamenti ai lavoratori"
Federica D'Alessandro - Coordinamento Scuole di Roma
"distruzione della Scuola pubblica e precarietà"
Enzo
Robustelli – delegato rsu Coop
"la centralità della rappresentanza diretta dei lavoratori nei nuovi luoghi di sfruttamento"
Leone Lazzara - Lavoratore ATAC
"la centralità della rappresentanza diretta dei lavoratori nei nuovi luoghi di sfruttamento"
Leone Lazzara - Lavoratore ATAC
"politiche clientelari della giunta Alemanno e smantellamento del trasporto pubblico locale"
Francesco Fumarola - call center Almaviva Contact
"lavoratori dei call center contro le delocalizzazioni "
Francesco Fumarola - call center Almaviva Contact
"lavoratori dei call center contro le delocalizzazioni "
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