"LA NUOVA CLASSE OPERAIA" : FARMACAP. NOBILE (RC), “BASTA PROMESSE”

martedì 12 febbraio 2013

FARMACAP. NOBILE (RC), “BASTA PROMESSE”

RIVOLUZIONE CIVILE- REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA

FARMACAP. NOBILE (RC), “BASTA PROMESSE”

“Le lavoratrici e i lavoratori della Farmacap sono stanchi delle belle promesse del sindaco Alemanno e della sua Giunta. Ora serve che gli impegni già presi si concretizzino prima che l’azienda speciale del Comune giunga al tracollo definitivo, alla sempre più possibile privatizzazione. Subito il rinnovo del contratto di servizio e un investimento economico adeguato a potenziare e migliorare i servizi a vantaggio delle migliaia di cittadini, famiglie, disabili e anziani che ne usufruiscono. Subito un impegno economico maggiore di quello stanziato nel bilancio comunale 2012 per garantire ai lavoratori quei diritti per troppi anni calpestati: rispetto dei contratti e degli orari di lavoro, una retribuzione dignitosa. Basta con le promesse. Il sindaco Alemanno chiarisca, una volta per tutte, quale futuro spetta a Farmacap e ai suoi lavoratori”. Lo dichiara, in una nota, Fabio Nobile, candidato di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio, dopo aver preso parte alla manifestazione dei lavoratori Farmacap davanti all'assessorato comunale alle Politiche sociali.

ROMA 12 FEBBRAIO 2013

Ufficio stampa PdCI - RC
Valeria Russo

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Ripartiamo dalla nascita di un nuovo soggetto politico che,propone la riunificazione in un unico contenitore dei nostri settori che,fino a oggi sono stati strategicamente divisi da una "politica concertativa,anche attraverso la logica del "meno peggio",o dei "male minore" attraverso le innumerevoli forme contrattuali che li contraddistinguono,le categorie che intendiamo rappresentare, contano nel nostro paese molti milioni di lavoratori, la cui stragrande maggioranza e' sottoposta al regime degli appalti pubblici e privati.

essi vivono sulla propria pelle le devastanti conseguenze di una "crisi strutturale di questo sistema capitalista",che mese dopo mese,anno dopo anno, accumula nelle mani di poche famiglie la stragrande maggioranza della ricchezza nazionale; dati istat il 10% delle famiglie ne detiene ormai oltre il 50%.

e' per questi motivi che intendiamo dare a questi milioni di cittadini una "rappresentanza politica che sta senza se e senza ma dalla parte dei lavoratori e delle classi piu'deboli e disagiate del nostro paese"