Care
amiche e amici della Cgil, vi scrivo per riassumere ciò che avrei detto
se fossi stato invitato ad intervenire alla vostra conferenza sul
programma, al pari degli altri candidati per la Presidenza del
Consiglio. Rivoluzione Civile – Lista Ingroia – ha ben chiaro chi sono
gli avversari da battere con il voto: Berlusconi,
cioè la destra caciarona e impresentabile, e Mario Monti,
rappresentante numero uno di quei professori in loden che hanno deciso
la drammatica controriforma delle pensioni. Quella ‘destra perbene’ ha
colpito in maniera pesantissima tutti i lavoratori e i pensionati, ma
soprattutto le donne, ha creato la tragedia sociale degli esodati, ha
cancellato l'art.18 ha confermato e aggravato tutte le forme di
precariato.
In compenso, non ha saputo mettere in campo alcun intervento
che incidesse sulle fasce privilegiate, sulla Casta politica, sugli
immensi sprechi ben esemplificati dalle auto blu o dalla pletora di
consigli d'amministrazione clientelari. Soprattutto, non ha fatto nulla,
zero assoluto, quanto a politiche industriali di ampio respiro.
Invece
mai come in questo momento, nel cuore della crisi, è urgente che ci sia
un governo capace di offrire al Paese un indirizzo lungimirante sui
settori strategici. Sui capitoli da cui dipende la qualità
della vita e il futuro del Paese - sanità, scuola, università, ricerca –
la continuità tra i governi Berlusconi e Monti è totale. Continuano i
tagli lineari, le privatizzazioni striscianti, la totale precarietà. In
questa plumbea cornice si sono moltiplicati attacchi sempre più profondi
contro i diritti e le libertà dei lavoratori. Siamo di fronte a un
assedio che sta progressivamente riportando la condizione dei lavoratori
e lo stato delle relazioni industriali indietro di un secolo e oltre.
Il punto fondamentale, per me e per il mio programma politico, è invece
la piena e totale applicazione della Costituzione repubblicana nata
dalla Resistenza, prima di tutto in materia di libertà civili e
sindacali.
Ritengo fondamentale e imprescindibile la libertà per i
lavoratori di votare sempre gli accordi che li riguardano, di votare
sempre i propri rappresentanti e di potersi iscrivere liberamente al
sindacato che vogliono.
La storia della Cgil è stata attraversata da
discriminazioni e persecuzioni, ma alla fine ha saputo sempre
sconfiggerle. Ha combattuto il regime fascista, ha ricostruito l’Italia
con la spinta di Giuseppe Di Vittorio, ha emancipato la dignità di chi
lavora con Bruno Trentin, ha battuto Berlusconi quando Sergio Cofferati
vinse la battaglia per impedire la cancellazione dell’art. 18.
Quelli
che allora erano in piazza con voi e con noi, hanno votato oggi, senza
batter ciglio, quell'eliminazione dell’art. 18 che non era riuscita 10
anni fa.
È dunque per me un impegno di grande valore
democratico quello di assumere nel nostro programma l’approvazione di
una legge per la democrazia e la rappresentanza nei luoghi di lavoro e
la cancellazione delle leggi Fornero sui licenziamenti e sulle pensioni.
Ci impegniamo – prosegue la lettera – a combattere la precarietà
cancellando le oltre 40 forme di contratto precario per i giovani
considerando l’apprendistato come il vero contratto di inizio lavoro.
Riteniamo utile, in questa fase di transizione, garantire un reddito
minimo almeno per i periodi di vuoto retributivo e previdenziale. Oggi,
come anche i dati della Cgil dimostrano, è possibile una scelta
alternativa a quella di Berlusconi e Monti. Noi lavoriamo per questo:
per un governo di centrosinistra che rompa con le logiche monetariste
del fiscal compact, con quelle devastanti della guerra e degli
armamenti, con un modello di sviluppo che distrugge l’ambiente e la
salute dei cittadini mentre ignora i diritti umani fondamentali.
Tutto
questo, però, non può essere fatto a braccetto con chi quei modelli
sciagurati li ha teorizzati, perseguiti e praticati, come Berlusconi e
Monti.
Proprio perché noi siamo disponibili alla costruzione di
questa alternativa di governo, ma siamo altrettanto fermamente
indisponibili a ogni accordo con chi persegue politiche opposte alle
nostre, Rivoluzione Civile rappresenta oggi il vero voto utile per
impedire che si realizzi il progetto sciagurato, già annunciato e temo
per molti versi già deciso, di un governo Pd-Monti.Non è
questione di pregiudiziali ideologiche ma di scelte pragmatiche e
concrete. Noi lavoriamo per l’unità del mondo del lavoro: la destra di
Berlusconi e Monti si è adoperata e promette di adoperarsi ancor più in
futuro per dividere e per isolare le forze sindacali che non accettano
le loro condizioni. La destra italiana ha usato la crisi per distruggere
il Contratto Nazionale, abolire l'art. 18, cancellare i diritti minimi
per i giovani, abbattere le libertà dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Noi vogliamo marciare in direzione opposta. E l’autonomia dei sindacati
dai partiti e dai governi è un valore da conquistare e da rispettare.
Di
tutto questo mi sarebbe piaciuto discutere con voi, ma sono sicuro che
non mancheranno altre occasioni di incontro con i pensionati e poi nelle
scuole, negli ospedali, nelle fabbriche, dove ogni giorno lavorate
garantendo il funzionamento dell’Italia. L'obiettivo comune è quello di
restituire al lavoro tutto il valore, tutta la dignità e tutta la
libertà necessaria per portare il Paese fuori dalle secche della
recessione e della depressione”.
come potete fare un accordo con chi usa il mobbing dentro il suo sindacato? mi auguro che la Camusso riveda il suo comportamento e allontanare chi dentro il Suo sindacato ha avuto condanna per mobbing e comportamento antisindacale.
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